Prepararsi all’emergenza


esistono alcune norme ai autoprotezione che quanti abitano in zone a elevato rischio sismico dovrebbero conoscere e adottare.

Spetterà poi all’autorità, nei casi concreti, dare specifiche direttive alla popolazione. Ognuno dovrebbe ispezionare la propria casa e far eseguire le necessarie riparazioni secondo i criteri antisismici. Ancorare alla parete mobili e altri oggetti dell’arredamento che, crollando, metterebbero a repentaglio l’incolumità delle persone.

Tenere sempre pronti ed efficienti gli estintori, cosi da essere in grado di domare prontamente un inizio di incendio. Preoccuparsi di avere una scorta di viveri e di acqua potabile per l’emergenza. Mettere al sicuro i medicinali abitualmente necessari e preparare una valigetta di pronto soccorso, assicurandosi che tutti in casa sappiano dove si trova.

In casa non devono mancare una radio portatile e delle torce elettriche, con batterie di scorta (queste ultime durano più a lungo se conservate in frigorifero). Individuare gli interruttori e i rubinetti principali dell’elettricità, dell’acqua e del gas e accertarsi di saperli manovrare.

Mettere bene in vista i numeri telefonici importanti (polizia, vigili del fuoco, ospedale, ecc.).

Una pianta della città sarà utile per eventuali spostamenti; dopo un forte terremoto, molte strade saranno bloccate. È importante discutere in famiglia il comportamento da adottare durante l’emergenza (potrebbe verificarsi di notte), assegnandosi i compiti e studiando i percorsi da seguire in caso di fuga dall’appartamento.

Partecipare a esercitazioni e riunioni tenute da organizzazioni della Protezione Civile.



Per misurare magnitudo e intensità di un terremoto vengono utilizzate la Scala Mercalli e la scala Richter.

Differenza tra: Scala Mercalli e Richter



Scala Richter


nota anche come scala di magnitudo locale, è una scala logaritmica base 10, utilizzata per quantificare il magnitudo (misura indiretta dell'energia meccanica sprigionata da un evento sismico) di un terremoto.

Sviluppata nel 1935 dai sismologi Charles Francis Richter e Beno Gutenberg, entrambi membri del California Institute of Technology, con lo scopo iniziale di separare i terremoti piccoli, che si verificano lungo le coste della California. Dopo la raccolta dei dati, attraverso dei sismografi, le diverse onde sismiche generate da terremoti di magnitudo e caratteristiche molto diverse con epicentro in California, hanno creato un sistema per calcolare le grandezze di queste onde.

Oggi la scala Richter non valuta l'intensità sismica di un terremoto in una posizione particolare ed in particolare nelle aree urbane. A tal fine, si fa uso delle scale di intensità sismiche, come la scala Mercalli.

MagnitudoCaratteristiche
0Sisma molto lieve, energia sprigionata dalle scosse 6,3 x105 ergs.
1Sisma lieve, avvertito solo al livello strumentale.
2Sisma lieve, avvertito dalla strumentazione, dagli animali e nelle zone dell'epicentro da pochissime persone.
3Scossa che può essere avvertita solo nelle immediate vicinanze.
Vi sono circa 100.000 leggere scosse ogni anno aventi simile
magnitudo.
4Può causare danni localmente
5Energia sprigionata dal sisma è pari a quella della prima prima
bomba atomica lanciata su Hiroshima nel 1945.
6Sisma distruttivo in un’area ristretta. Vi sono circa 100 scosse
ogni anno con questo valore.
7Sisma distruttivo in un’area di oltre 20 km2. Vi sono circa 14 scosse ogni anno con questo grado o maggiore.
8Magnitudo del terremoto si San Francesco del 1906; energia
sprigionata dalle scosse 3,3×1024 ergs.
9Vicino al massimo noto; energia sprigionata dalle scosse 2×1025 ergs. Terremoto Giappone 2011
10Massimo valore di magnitudo noto, osservato tra il 1900 e il
1950; energia prodotta dal sisma è tre milioni di volte superiore a
quella prima bomba atomica lanciata su Hiroshima nel 1945.


ergs è l’unità di misura dell’energia e del lavoro nel sistema di misura CGS.

La scala Richter è una classificazione degli episodi sismici basata sulla quantità di energia meccanica sprigionata dalle scosse, ossia sulla magnitudo del terremoto. Dal valore della magnitudo, ricavato dall’ampiezza delle onde sismiche registrate dai sismografi, si può risalire all’energia meccanica che si sviluppa durante un terremoto.



La scala Mercalli


è una scala sismologica, che comprende dodici gradi per valutare l'intensità dei terremoti attraverso gli effetti e danni alle varie strutture. Si basa sull'osservazione degli effetti e delle conseguenze del terremoto in un determinato luogo.

Pertanto, l'intensità di un terremoto non è completamente determinato dalla sua grandezza, ma si basa sulle sue conseguenze, empiricamente osservate.
Prende il nome dal fisico italiano Giuseppe Mercalli.

Grado della scossaNome della ScossaEffetti
StrumentaleAvvertita solo dagli strumenti (sismografi).
LeggerissimaAvvertita solo eccezionalmente dall’uomo.
LeggeraAvvertita da poche persone.
MediocreAvvertita da molte persone; tremiti di infissi e cristalli;
oscillazione di oggetti sospesi.
ForteAvvertita da molte persone, anche addormentate; caduta di
oggetti
Molto ForteAvvertita da tutti; lesioni ad alcuni edifici.
FortissimaCaduta di comignoli; gravi lesioni agli edifici.
RovinosaCrollo parziale di alcuni edifici; vittime isolate.
DisastrosaCrollo total di alcuni edifici; gravi lesioni in
altri; vittime umane sparse nell’area colpita.
10°DistruttriceCrollo di molti edifici; molte vittime umane; spaccature nel
suolo.
11°CatastroficaDistruzione di agglomerati urbani; moltissime le vittime;
voragini nel suolo.
12°UltracatastroficaDistruzione totale; poche speranze di trovare
superstiti; sconvolgimento del suolo. Mai registrato nel periodo storico.

La tabella riporta i 12 gradi che costituiscono la scala Mercalli, usata per classificare un episodio sismico, cioè un terremoto, sulla base dell’entità dei danni provocati, quindi sull’intensità delle scosse.


edifici in muratura e cemento armato distrutti dal terremoto

Costruzioni in muratura e in cemento armato:
II terremoto che colpi, nel novembre 1980, alcune zone della Campania e della Basilicata provocò ingenti danni alle vecchie abitazioni di Lioni, in provincia di Avellino. costruite in muratura tradizionale, mentre quelle in cemento armato subirono danni notevolmente inferiori.






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