Software gratuito per scrivere spartiti musicali


Il PC può essere utilizzato come uno strumento musicale o uno studio di registrazione, e consente di fare musica in molti modi nuovi, anche a chi non possiede una specifica educazione musicale.

Anche chi studia uno strumento tradizionale, ovviamente, può trovare nel computer un valido aiuto per il proprio hobby.



Per esempio per scrivere partiture musicali.


La disponibilità di spartiti è una delle maggiori difficoltà che incontrano gli studenti di musica.

E inoltre, gli spartiti sono costosi. Non sempre, poi, quelli che vogliamo sono reperibili.

Quando lo sono, spesso il brano che vogliamo è disponibile solo in collezioni che comprendono altri brani che non ci interessano, oppure lo è in versione “mutilata” o non trascritta adeguatamente (questo vale soprattutto per la musica non classica).

Inoltre, a volte abbiamo la necessità di produrre noi stessi degli spartiti, e chiunque abbia studiato musica sa quanto più difficile diventi la leggibilità se uno spartito è scritto a mano, senza le raffinate e precise spaziature che vengono impiegate nelle partiture stampate.

In questo articolo suggeriremo alcuni metodi per stampare uno spartito, nonché per ricavarne uno mediante l’intelligenza artificiale, oppure sfruttando quello che è il miglior metodo per diffondere partiture on-line: il file MIDI.

note musicali spartito cuffie



A tutto MIDI


Un file MIDI è in pratica l’equivalente elettronico di una partitura:

contiene infatti l’annotazione di quali note vanno suonate, in quale momento e quanto a lungo.

Niente di più facile, quindi, che trasformare un file MIDI in spartito.

Nei riquadri all’interno di questo articolo troverete suggerimenti su come fare.

Ma dove trovare il file MIDI giusto?

Esistono aziende che pubblicano basi MIDI, cioè trascrizioni in formato MIDI di brani famosi, e li vendono via Internet, nei negozi musicali o tramite le riviste.

Tuttavia anche sul Web ci sono tanti siti che forniscono file MIDI a volontà, spesso opera di appassionati che hanno lavorato alla riproduzione dei brani con rigore filologico, ben più di quanto facciano le imprese commerciali, che spesso tendono a modificare gli arrangiamenti con uno stile “festaiolo” e “da piano bar”.



Un buon motore di ricerca vi aiuterà a trovarli.


Per gli amanti della musica classica, il sito classicalarchives.com è un’autentica miniera di musica on-line, trascritta da studenti di conservatorio nel corso dei loro studi.

Il sito offre molte risorse gratuite, potrete andare alla ricerca di file MIDI in ogni angolo del Web. Sono numerosissimi i siti che mettono a disposizione file MIDI da scaricare o che li usano come base sonora. Il sito distingue i file non solo per titolo ma anche per dimensioni, in modo che sia facile distinguere tra le varie versioni di uno stesso brano che spesso sono numerose, anche se magari originate da uno stesso file.

Attenzione, però!

Non è detto che tutto ciò che si trova on-line sia liberamente utilizzabile: molti dei file MIDI utilizzati nei siti possono essere stati copiati da fonti commerciali, e quindi riutilizzarli potrebbe violare la legge sul diritto d’autore.





E non è finita…


Ci sono molti altri modi in cui il PC può aiutare lo studente di musica.

Per esempio, può servire a rallentare un brano musicale senza alterarne la tonalità, per studiarlo meglio.

Oppure possiamo usare il PC per eliminare la voce da un brano, creando una base musicale pronta per l’uso. E così via.

Ma di queste possibilità parleremo in un prossimo articolo. Per questa volta è tutto, e attenti a non dimenticare qualche semibiscroma!

La conversione in spartito di un file MIDI


è uno dei modi più efficaci per trasferire su carta la musica che ci interessa.

Per farlo, però, è necessario usare un software commerciale.

Vi proponiamo per questo scopo FL STUDIO 12, è un ambiente completo di musica software di produzione o Digital Audio Workstation (DAW). In rappresentanza di più di 18 anni di sviluppi innovativi che ha tutto il necessario in un unico pacchetto a comporre, arrangiare, registrare, editare, mixare e maestro di musica di qualità professionale.

Un software il cui rapporto prezzo/prestazioni è davvero molto buono.

Musescore è un programma dalle grandi potenzialità, anche se in parte inficiate da un’interfaccia non sempre chiara.



I programmi di notazione musicale


Richiedono un certo sforzo di apprendimento prima che si possa inserire le note così come si inseriscono frasi in un elaboratore di testo; tuttavia alcune parti del programma ci sono sembrate davvero troppo rigide e oscure.

Una volta installato e avviato Musescore, la prima cosa da fare sarà aprire il file MIDI prescelto.

Per farlo bisogna fare clic sulla voce di menu File/Apri (o sull’icona della cartellina), selezionare “Standard MIDI Files” sul menu a tendina della finestra di dialogo (cosa che ci consentirà di visualizzare i file di questo tipo), e poi fare doppio clic sull’icona del file prescelto. Per un buon risultato è consigliabile servirsi di file aderenti allo standard General MIDI.

Il file si aprirà nella finestra di arrangiamento, dove appariranno le icone corrispondenti ai vari strumenti utilizzati. Per poter visualizzare il file in formato Notazione, dovremo accedere al menu Finestre e selezionare la voce “Apri la finestra Notazione“.

In questo modo visualizzeremo lo spartito relativo alla parte che risulta evidenziata sulla finestra di arrangiamento.

Per visualizzare tutte le parti contenute nel file MIDI in esame, dovremo fare clic sul menu a tendina più in alto, quello in cui appare il nome dello strumento, e selezionare invece “Tutte le tracce”.


In questo modo si potranno visualizzare tutte le parti sovrapposte su vari pentagrammi (singoli o doppi a seconda dell’estensione su cui si collocano le note).

Per molti scopi, questa visualizzazione può essere sufficiente: basta andare al menu File/Stampa e stampare il risultato.



Il programma offre ovviamente numerose funzioni


che possono modificare molto più in profondità la visualizzazione delle note, ma in cui non abbiamo tempo di addentrarci qui.

Per ascoltare il file ed essere sicuri di non avere commesso errori, c’è la finestra di trasporto che, come in tutti i programmi di questo genere, permette di ascoltare il file con comandi simili a quelli di un registratore.

La finestra normalmente è attiva all’avvio del programma.

Eventualmente si può farla riapparire col comando Finestre/Apri finestra di trasporto.

Sito ufficiale



Un “bloc notes” musicale gratuito


Supponiamo che componiate o trascriviate da so
li la vostra musica, senza l ‘ausilio di sequenze MIDI composte da voi o da altri, e che abbiate bisogno di stamparne delle versioni “in bella copia” da distribuire ai vostri compagni musicisti o da pubblicare da qualche parte.

Ciò che vi serve è l’equivalente musicale di un elaboratore di testi; un programma, cioè, in grado di visualizzare sul monitor il pentagramma, di accettare le note che deciderete di inserire, e di stampare il tutto una volta che sarete soddisfatti. Esistono numerosi programmi di questo tipo.

Il più famoso, Finale, prodotto da Coda Music Software, è un software estremamente complesso e costoso, in grado di produrre qualsiasi tipo di spartito, da quelli antichi precedenti l’invenzione del pentagramma, fino a quelli dell’avanguardia contemporanea in cui la notazione musicale viene forzata a fare cose per cui non era stata pensata.

Per la maggioranza degli utenti, tuttavia, programmi come Finale, pensati per essere usati nell’editoria musicale, eccedono di gran lunga le necessità.

Si può fare tutto il necessario


o quasi con un software addirittura gratuito, è cioè Finale NotePad. Si tratta di una versione estremamente ridotta di Finale, che produce file compatibili con quest’ultimo, ed è scaricabile gratuitamente dal sito.

Per poterlo usare è necessario registrarsi sul sito fornendo un indirizzo e-mail, ove verrà inviato il codice per accedere al programma.



Un “bloc notes” musicale gratuito


Una volta effettuata l’installazione e avviato il programma, partirà subito la procedura automatizzata per la creazione di uno spartito.

Nella prima schermata dovremo inserire il titolo della composizione e il nome dell’autore, oltre che selezionare orientamento e dimensioni dei fogli di carta su cui stamperemo.

Facendo clic su “Avanti” si accede al passo successivo.

La seconda fase è molto importante, perché determinerà l’aspetto generale del nostro spartito.

Si tratta di scegliere per quali strumenti verranno incluse delle parti da eseguire.

Selezionando con il mouse una delle categorie del riquadro di sinistra, vedremo apparire un elenco di strumenti nel riquadro centrale.

Dovremo scegliere quali di questi strumenti ci interessano (è possibile anche effettuare una selezione multipla, tenendo premuto il tasto CTRL mentre si fa clic con il mouse).

Facendo clic sul tasto Aggiungi, gli strumenti scelti verranno riportati nell’elenco del riquadro di destra.

Si può ripetere la procedura per quanti strumenti si vuole (al massimo otto) sino a che l’elenco sarà completo.



L’ordine in cui gli strumenti compaiono nell’elenco





Sarà anche quello con cui compariranno sullo spartito. Per modificarlo, selezionate lo strumento che volete spostare e utilizzate i due tasti con la freccia per muoverlo in alto o in basso.

Facendo clic su Avanti si passerà alla fase successiva, quella della scelta della divisione ritmica e della tonalità. Una delle principali limitazioni di Finale NotePad è quella di non poter includere cambi di tonalità all’interno dello spartito; se il vostro brano modula al proprio interno e richiede di segnare una tonalità diversa, l’unica possibilità è creare un diverso spartito per ogni sezione.

Il menu a scorrimento permette di scegliere la tonalità di base, non trasposta; NotePad in automatico utilizzerà la giusta chiave per tutti gli strumenti traspositori.

Con i tasti in alto si sceglie la divisione ritmica (che non può cambiare per tutto lo spartito).

Terminata la procedura iniziale, verrà visualizzata la prima pagina del nostro spartito, così come l’abbiamo voluta.

Si può notare che ogni strumento ha il proprio pentagramma nella chiave corretta (il basso ce l’ha in chiave di basso, per esempio), e che gli strumenti a tastiera hanno un doppio pentagramma, come è d’uso.

Per inserire le note si può usare sia l’input di una tastiera musicale MIDI collegata al computer, sia il mouse. In questo secondo caso, occorre fare clic sull’icona relativa al tipo di elemento che si vuole inserire (abbiamo a disposizione note delle varie durate, pause, e altri elementi come legature di valore e segni di espressione).

Facendo clic con il mouse sul pentagramma posizioneremo l’elemento selezionato; vedremo che la spaziatura e l’allineamento delle note si modificheranno automaticamente seguendo i criteri usati negli spartiti a stampa.

Selezionando l’icona del testo cantato è possibile aggiungere parole suddivise in sillabe allineate con le note del canto.

Basta fare clic sulla nota corrispondente alla sillaba, e poi digitare il testo corrispondente e premere Invio.



Una volta terminato il nostro spartito


potremo premere il tasto Play (l’icona col triangolino verde) e ascoltare il risultato della nostra opera, cosa utilissima per correggere gli errori (l’orecchio è molto più sensibile dell’occhio per quanto riguarda la musica).

Le varie parti verranno riprodotte dal sintetizzatore della scheda audio usando i corrispondenti suoni dello standard General MIDI, ma è ovviamente possibile modificare i suoni corrispondenti alle varie parti in modo da rendere la riproduzione più vicina al risultato voluto. Quando siamo convinti che lo spartito sia privo di errori, possiamo stampare.

Possiamo anche salvare il risultato in un file che sarà apribile da qualunque programma della linea Finale.

Ciò che non possiamo fare, purtroppo, è aprire un file MIDI con NotePad e trasformare il risultato in uno spartito.

Questa funzione, purtroppo, è disponibile solo in programmi a pagamento, come quello di cui parliamo nel prossimo riquadro.






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